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categoria: poesie

venezia

la magia di Venezia, non ha eguali,
la città costruita sull'acqua,
perchè l'acqua parla a noi

prendi la mia mano e scopriamo la città
misteriosa, maliziosa, gloriosa
romantica, di bellezza che sconvolge

per ogni cuore grande,
per ogni persona sensibile
per ogni anima innamorata

Venezia è per noi, nell'infinito cielo estivo
nella bellezza del nostro tempo,
in questo passaggio di vita.

Godere della sua straordinaria bellezza!

daniela cesta

segnalata da daniela cesta martedì 24 giugno 2014

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categoria: Poesie

La fotografa di guerra

In questa città di confine
dove i conflitti producano macerie..
dove il dolore è appeso ad ogni porta
dove le finestre sono sempre chiuse,
sono morta.
In questa povera città di confine
ho lasciato il mio dolore
sul viso triste dei bambini
e negli occhi velati di ogni donna
e sono risorta...
e l'ho fatto semplicemente
fotografando le macerie della vita.

Loretta

segnalata da Laura domenica 10 giugno 2012

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categoria: poesie

perchè senza te

Filippo,amore mio, ci conosciamo fin da bambini... il destino ha voluto farci rincontrare in un'altra città, ha voluto farci innamorare... e adesso io sono qui a soffrire per te... ti prego amore mio, torniamo insieme, viviamo la nostra storia senza nessuna paura...viviamocela è basta... Non ce la faccio a stare senza di te...Siamo stati 6 mesi lasciati ma il mio cuore non ha mai smesso di pensarti, tu sei stato sempre al centro dei miei pensieri, al centro del mio cuore e forse non ho mai smesso di amarti e proprio questo è quello che adesso io non riesco a dirti visto ke ci siamo risentiti dopo 6 mesi... Forse TI AMO ancora e non ho mai smesso di farlo... Tu, piccolo mio, sei stato l'unico ragazzo che io ho amato veramente e l'unico che io non ho mai smesso di portare dentro di me... ti voglio bene, mi sono innamorata che ci posso fare...non è possibile ke la nostra "storia" la dobbiamo vivere per metà.... Sapevo che cercandoti avrei sofferto, ma l'amore è anche rischiare ed io ho rischiato con te e adesso sto soffrendo di nuovo... Non leggerai mai ciò che c'è scritto qui, ma spero con il cuore che un angelo, il mio angelo se esiste, venga da te e ti faccia rendere conto di tutto quello che io sto passando e che ti faccia ragionare perchè io voglio stare tutta la vita con te amore mio.... Tu sei la mia vita, tu sei ciò che mi ha reso felice in questi ultimi giorni ma allo stesso tempo sei ciò che mi sta facendo soffrire... Ma io TI AMO lo stesso, non ho mai smesso di amarti... Se tutto dovrebbe andare male, un giorno forse, ti renderai conto che tu eri tutto per me.... E ricorda,amore mio, che tu resterai per sempre la persona che io ho amato di più,e nel cammino della mia vita ti porterò sempre nel mio cuore e nel mio passato vissuto stupendamente con te.... A presto amore mio.... TI AMO, e forse più della mia vita....

damy - tratto da damy

segnalata da damiana venerdì 3 aprile 2009

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categoria: Poesie

Vanishing-act

Un uomo è perso. E' nel letto, domani affronterà una bellissima esperienza: l'università.E' felice, pensa al suo futuro come ingegnere, una bella vita, una famiglia, una bella macchina, casa in centro...ma...per un attimo...un intenso attimo...ha visto qualcosa nel buio.
Era lui, si, non c'è dubbio...era lui...un alter-ego...ma non era nella sua città...era in Alaska, in uno sperduto paesino. E' un magazziniere, guadagna quel poco che gli basta per essere felice. E' felice. La notte questo suo alter-ego, si diverte, incontra amici, ragazze, e non gli manca nulla.Non è solo.Non gli importa di avere delle belle macchine, dei bei vestiti, una bella casa...lui vuole solo essere felice...Quell'attimo disse ciò...Noi non siamo la nostra auto, non siamo i vestiti che portiamo, non siamo quello che studiamo, non siamo quello che guadagnamo...Malgrado tutto, quest'uomo perso, affronterà una scelta.

vanishing-act

segnalata da VanishingAct lunedì 2 ottobre 2006

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categoria: Poesie

ricordati di me...

Ricordati di me, questa sera che non hai da fare,
e tutta la città è allagata da questo temporale
e non c'è sesso e non c'è amore, ne tenerezza nel mio cuore.
Capita anche a te di pensare che al di là del mare
vive una città dove gli uomini sanno già volare,
e non c'è sesso senza amore, nessun inganno nessun dolore,
e vola l'anima leggera.
Sarà quel che sarà, questa vita è solo un'autostrada,
che mi porterà alla fine di questa giornata,
e sono niente senza amore, sei tu il rimpianto e il mio dolore
che come il tempo mi consuma.
Lo sai o non lo sai, che per me sei sempre tu il solo,
chiama quando vuoi, basta un gesto forse una parola,
che non c'è sesso senza amore, è dura legge nel mio cuore,
che sono un'anima ribelle.
Ricordati di me, della mia pelle, ricordati di te com'eri prima,
il tempo lentamente si consuma.
Ma non c'è sesso e non c'è amore, ne tenerezza nel mio cuore
che raramente s'innamora.
Ricordati di me, quando ridi, quando sei da solo,
fidati di me, questa vita e questo tempo vola. come hai potuto notare è una canzone..di antonello venditti..pero stamat nel tornare a casa ce l avevo su..e allora ho pensato di dedicarti il testo!

segnalata da Dady venerdì 7 luglio 2006

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categoria: Poesie

'O zi...

‘O ZI’…
Quanno li ggiuvene
vonne sapè quarcosa
e te chiammano ‘”o zi”
ponno asssignificà ddoje cose:
o songo li nepute tuove
ca’ te cercano renare,
oppure…si arreventato viecchio.
L’auto juorno passao annanti a la putèa,
‘na signurinedda re fora pajese,
ca ra’ l’accento me sembrao napulitane:
“O zi’, scusate pe’ gghi’ ‘ngoppa o castiello,
e visità ‘o centro storico ‘e chesta città,
quala via me conviene ‘e fa’?”
“Vaje adderitto pe li scaluni
e quanno viri lu mare ra ‘nzimma a la cullina,
vuardatella ‘a parte cchiù bedda
re chesta città antica.
E quanno trasi rint’à lu castiello,
rici ca’ te manna zi’ Catiello!!!”
Catello Nastro
Agropolicultura.blogspot.com

segnalata da Catello Nastro giovedì 21 marzo 2013

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categoria: Poesie

epifania

la grande stella brilla in cielo,
illumina il firmamento, come non si era mai visto prima,
brilla magicamente nel buio, del vuoto siderale,

tre uomini seduti, in groppa al loro cammello
la osservano estasiati, la seguono da due anni,
e straordinariamente, la magica cometa, illumina Betlemme

i tre uomini, tre re, vestiti con vesti sgrargianti,
riccamente adornati, capiscono di essere arrivati,
silenziosi piangono lacrime di gioia,

il Creatore ha donato a loro, un grande regalo, in questa terra,
di vedere il Verbo Incarnato, nella semplicità di uomo in carne,
quella cometa li ha guidati, nel loro lungo cammino

che sembrava interminabile ed estremamente faticoso!
osservano le misere vie e le case di Betlemme,
piccola città insignificante, Dio ha scelto una povera città,

ed ecco il raggio scintilla, sopra una povera capanna, di pastori,
semi buio, fredda, c'è una giovane donna, dal volto infantile,
sorride al suo bambino, seduto sulle sue ginocchia,

mentre un giovane uomo silenzioso, sistema la paglia
e ravviva la fiamma di alcune braci, tra i sassi,
Maria, la giovane alza i suoi occhi brillanti,

nel vedere quei tre uomini, riccamente adornati,
quasi un tremito di paura, stringe a se suo figlio,
e Giuseppe, in piedi si avvicina alla sua famiglia

in segno di protezione.

Daniela Cesta

segnalata da DANIELA CESTA lunedì 5 gennaio 2015

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categoria: Poesie

SANTA LUCIA

è arrivato il gelo, l'inverno alle porte,
con l'aria natalizia che addolcisce la nostra vita,
una fanciulla di estrema bellezza si aggira
per i vicoli della sua città,
calde lacrime scendono, dai suoi occhi pieni di luce,
luccicano le sue pupille, di scintille celestiali,
è innamorata la giovane donna, il suo cuore palpita
d'amore per un giovane di nome Gesù, che è stato
il piu bello, tra i figli dell'uomo!
Vorrebbe donargli la sua verginità per l'eternità
e non solo, ogni suo respiro, battito del cuore,
sussurro, appartiene al suo Signore,
Lucia bimba bella, buona, semplice, pura,
stupenda lei, stupendi i suoi occhi e il
suo nome dolce.
Volevano che, sposasse un uomo pagano,
lei così cristiana e innamorata di Cristo
ha deciso, si farà strappare gli occhi
ma non abiura! Casta e candida fanciulla
lo Spirito di Dio abita in lei.
Osserva per l'ultima volta la sua città, Siracusa,
si consegnerà alle guardie, dell'imperatore Diocleziano
il più grande e crudele persecutore dei cristiani.
Nel nome di Dio, per il suo Dio, per l'amore e il nome di Gesù.
Lucia fu martirizzata.

DANIELA CESTA

segnalata da DANIELA CESTA mercoledì 12 dicembre 2018

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categoria: Poesie

il volo dei corvi allegri
il volo delle rondini stonate
il volo dei passeri senza mamma
il volo delle farfalle sulle città inquinate

by guido arci camalli

guido arci camalli - tratto da il volo

segnalata da guido arci camalli mercoledì 27 dicembre 2023

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categoria: Poesie

e arrivò aprile

e aprile arrivò, sequestrati anima e corpo
da dietro i vetri di una finestra, chiusi in casa
prigionieri per un virus mortale,
non abbiamo goduto dell'entrata della primavera,
ne delle carezze del suo vento
viviamo reclusi tra le mura di casa
non coglieremo i fiori di aprile,
piangiamo a volte per il nostro paese,
da nord a sud, dalle Alpi agli Appennini,
con i loro splendidi villaggi,
laghi e fiumi che l'attraversano, boschi e valli
città piccole e grandi, cariche di storia,
che hanno donato civiltà al mondo
pieni di musei a cieli aperti,
capolavori inimitabili, delle persone del nostro passato
noi siamo un popolo affabile, che vive con amici e parenti
amiamo il bar, gli aperitivi, il parlare e sorridere
amiamo vestire bene, sfoggiare la nostra conoscenza
ascoltare il cinguettio gioioso degli uccelli a primavera,
aprile e i suoi mandorli in fiore, densi di profumo
inebria spirito, sublime estasi che mostra la gloria di Dio,
aprile italiano di questo terribile anno, città vuote e deserte
villaggi come fantasmi, boschi, valli e campagne
appartengono ora agli animali, le persone vivono in casa
chiusi senza vedere nessuno, periodo peggiore per un italiano.
Migliaia e migliaia di morti in questa nazione, che una volta portati in ospedale, i loro familiari non hanno piu visto e non vedranno piu.
Senza un funerale , ne un addio, ne un ultimo sguardo,
migliaia di povere anime che hanno tenuto la mano di
una infermiera vestita come un astronauta, che tratteneva le lacrime
aprile è arrivato e noi dobbiamo avere solo speranza e
amore per un passato che non dimenticheremo mai.

DANIELA CESTA

segnalata da daniela cesta martedì 31 marzo 2020

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categoria: Poesie

Favole,
chelli là scritte dinto a nu libro che a scola raccontano
crediv tu

Favole,
dinto e film a cartoni animati c' a sera trasmettono
sunnav tu

Mo sei rimasta da sola, nun crid a nisciuno e nun vuò chiù sunnà,
e chella favola lui te l'ha data a metà!

Busciardo comm e pinocchio chi ha scritto che e suonn se ponn avverà,
lei gli ha stregato il cuore, ma tu te ribbellà!!!

Quella brutta strega un giorno te la pagherà,
pecchè a biancaneve nun a ponn avvelenà,
nun o pensà che presto si pentirà
e allora sarrà tard a te venì a cercà

Par cenerentola sperduta dinto a città,
giri senza meta..e o core a me fai girà,
Che chiagn a fa...chist'uocchie fatti asciuttà
si bella tant che m'e fatto annammurà

Favole,
chell areto a nu vetro appannato vulanno cu e nuvole
sunnav tu.........
chi incontra o lupo cattivo se mett paur e nun vo camminà
pe dinto o bosco e l'ammor...nun vò chiù passà...
Ma ce sta semp na fata na bella matina te ven a scetà, cu na bacchetta n'man...sta vita fa brillà

Quella brutta strega un giorno te la pagherà,
pecchè a biancaneve nun a ponn avvelenà,
nun o pensà che presto si pentirà
e allora sarrà tard a te venì a cercà

Par cenerentola sperduta dinto a città,
giri senza meta..e o core a me fai girà,
Che chiagn a fa...chist'uocchie fatti asciuttà
si bella tant che m'e fatto annammurà

Gianni Fiorellino - tratto da Favole

segnalata da NAPULITANBOY lunedì 3 maggio 2004

stelline voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

In questo mondo pieno di avversità...
dove tutto è contrario,
In questa città, reale di poche certezze...
Veder svanire anche te....rende deserto
tutto ciò che era fiorente intorno a me.
Ma il destino contrario rende irraggiungibile qualsiasi tentativo di affrontar anche le salite più ripide e gli oceani più immensi.

Nico Gurr...

segnalata da nico giovedì 18 luglio 2002

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categoria: poesie

IL VUOTO

Questo senso di vuoto
Che mi prende proprio qua
Stanotte voglio mettermi in moto
E lasciare la città.
Per sentire odori diversi
Vedere facce diverse
E vedere quelle piccole ricchezze
Che sono state sommerse.
Sentiamo tutti un po’ di vuoto
Così cerchiamo di svagarci un po’
Per paura dell’ignoto
O per paura di non sapere, non lo so.
Che ne dici di scappare?
Il mondo è sempre li, spetta a noi decidere
Si può restare nella solità prevedibilità
Ma ricordati che si deve vivere.
Stamattina guardavo il cielo
E dentro sentivo il vuoto
C’è qualcosa che mi manca
E che ancora non trovo.
Spero di trovare la via
Un po’ di illuminazione
Essere spinto più dal cuore
Che dalla ragione.
Ho paura del vuoto
Devo riuscire a colmarlo
E allora metto in moto
So io come affrontarlo
Stanotte proverò tutto ciò che non conosco
Andro in quei posti che non ho mai visto
Conoscerò gente che mai avrei immaginato
E potrò urlare al cielo Io esisto.
Salgo sulla mia macchina
E metto in moto
Spaccherò la città
E non sentirò più questo vuoto.

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG domenica 7 ottobre 2007

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categoria: poesie

PROFUMO DI DONNA

Le strada brillano
Di luci che si accendono piano
Gli innamorati camminano
Tenendosi per mano.
Un vento leggero accarezza le tende
Le biciclette girano qua e là
Ho su la mia giacca, esco di casa
Stanotte darò fuoco alla città.

Un profumo di donna
Nella pallida luce del mattino
Un profumo di donna
Mi passa vicino.

Un bambino succhia il latte da un seno
La mamma brilla d’amore sul viso
I suoi occhi mi colpiscono come una luce
Le passo accanto e mi fa un sorriso.
Guardo la mia immagine nello specchio
Mi vedo cambiare anno dopo anno
Le cose non stanno andando molto bene
Ma so che prima o poi miglioreranno.

E un profuno di donna
Tra meraviglia e disincanto
Un profumo di donna
Mi passa accanto.

In città alcuni mi salutano
Altri mi evitano
E dentro di me i ricordi tornano
Mentre si allontanano.
Mary mi versa il caffè
E mi chiede se sono pieno
Poi mi dice “Pagherei oro
Per vederti un po’ sereno”

Lei se ne è andata
Lasciandomi una grande ferita
Addio dolcezza
Forse tu potevi salvarmi la vita.
Ma in un attimo
Mi trovo sulla strada della magia
L’amore è la danza dei folli
Non ho molta voglia, ma ho ancora un po’ di energia.

Un profumo di donna
Lungo il mio cammino
Un profumo di donna
Mi passa vicino.

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG martedì 23 ottobre 2007

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categoria: Poesie

Le Strade del Cuore

Il freddo vuota le panchine affollate di un rigido inverno,
la scura notte arriverà presto ad abbracciare la città.
Per gli impauriti amanti ci saranno mani calde da stringere,
Per gli impauriti amanti ci saranno mani calde da stringere
rigidi cappotti a chiudere il collo e portici pronti a difendere
il loro viso dagli attacchi del vento.

Lungo il viale tra le panchine ormai abbandonate
è rimasto solo un vecchio signore,
con lo sguardo basso scruta
il suo cappello logoro di vita,
scorrere lento fra le sue dita.

Il cielo del mio paese ha le sfumature indefinibili
dei tuoi occhi, fra le sue strade cammino lento
come se passassi le mani fra i tuoi capelli.
Il vento allontana le nuvole e mi riporta il tuo profumo,
osservo una coppia di teneri amanti
poi desolato ed invidioso, mi fermo a guardare
distrattamente tra le vetrine, i balocchi preziosi nei negozi.

Il freddo fa rabbrividire il mio corpo,
ma l'amore è la più contagiosa delle malattie,
oramai stordito dalla febbre per il tuo amore
mi ritrovo sorridendo, da solo a camminare
mentre intorno a me la città fugge via.
Sosto a lungo sul bordo di una fontana
vorrei anche io adesso un cappello
da potere scorrere fra le dita,
ci nasconderei dentro i miei pensieri di oggi
e poi gentilmente lo poggerei in testa…
Il viale è oramai desolato,
le foglie cadute danzano al vento i ricordi della loro vita,
non c'è più quel vecchio signore seduto sulla panchina…
avrei voluto chiedergli quali ricordi contenesse il suo cappello
ma la fredda sera lo ha portato via…
Rimango solo io con i miei pensieri
pensieri d'amore…
liberi pensieri per le strade del cuore...

Vallant Langosco

segnalata da Vallant giovedì 14 gennaio 2010

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categoria: Poesie

Eppure la gente si è dimenticata,
la gente non vuole guardare,
ma anch’io faccio parte di questi mille colori,
io sono il grigio.

Quante cose riesco a vedere,
la felicità mi passa davanti tutti i giorni,
entra negli animi,
regala sorrisi,
ti isola dal freddo
si impregna sui muri,
ma a fatica,
perché già colmi di sensazioni,
di emozioni,
che sprigionano pian piano nell’aria
e si fanno trasportare,
penetrano nella pelle,
e tu non te ne accorgi,
tutto diventa magico.
Alzi gli occhi
Praga non è mai stata così bella,
hai davanti una città dove tutto può nascere,
ti guardi attorno,
sei circondato da immense bellezze.
Ma cosa stai cercando?
Non ti accorgi di me?
Rossi i visi della folla che colorano ponte Carlo,
alte le loro voci,
mi schivano gli sguardi,
ma anch’io faccio parte dell’aria che respirate,
io sono il brutto della città.
La pietà,
a volte,
spinge quest’animi felici a venirmi accanto,
e i miei pensieri vengono interrotti
dal tintinnio delle monetine che mi cadono ai piedi.
Perché non parlate con me?
Mi escludete?
Eppure anch’io sono seduto su questi terreni freddi,
anch’io faccio parte del tutto
perché non mi chiedete di parlare?
Io vedo la magia che voi solo sentite.

Eppure la gente si è dimenticata
la gente non vuole guardare
ma anch’io faccio parte di questi mille colori
Io sono il grigio.

MarcoCogo - tratto da un mio viaggio

segnalata da marco Cogo sabato 23 agosto 2003

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categoria: poesie

i romani

io sono cresciuta ai piedi del Colosseo
nel caos della città del giorno,
piena di turisti, di ogni nazionalità

ero con altri bambini vivaci e svelti
correvamo dietro gli americani
a chiedere un dollaro,

i nostri genitori, lavoravano tutto il giorno
e noi sperduti intorno al Colosseo
a giocare a nascondino

io ero piccola, e con le trecce
giocavamo tra, le antiche rovine di Roma
fino a quando il cielo, si tingeva di rosso

da bambini, sappiamo già, che
il Colosseo è il monumento
piu importante di Roma

irripetibile, inimitabile, epico,
i cristiani venivano uccisi, tra quelle mura
e io conoscevo anche i sotterranei

perchè il Colosseo era aperto a tutti
e noi bambini, entravamo e uscivamo
come e quando noi volevamo

ma un giorno, salii al primo piano
delle arcate, io mi affacciai per guardare giu
e....caddi sotto!!!!!

miracolo! Caddi sopra una morbida valigia
di un turista, ormai molto spaventato
io illesa e, svelta, fuggii verso il foro romano.

Ma la storia che, ascoltai sui banchi
della scuola elementare, oggi l'ho scritta
in un romanzo, perchè sono poeta e scrittore.

Conosco bene Roma e i suoi misteri eterni
il grande impero romano, le sue leggi
valide ancora oggi,

le legioni romani, erano macchine da guerra
i suoi imperatori, le straordinarie donne, così libere
la sua storia affascinante,

gandi costruttori i romani, dall'Asia all'Europa
hanno lasciato, città, acquedotti, strade,
i romani maniaci del corpo pulito

costruivano grandi terme,
e odiavano i barbari, perchè sporchi
incivili e con capelli lunghi come bestie

forse l'orgoglio romano esagerava ma
dobbiamo ricordare che
se i romani non fossero esistiti

i popoli europei, vivrebbero ancora
dentro le capanne, e gli uomini
porterebbero ancora, le corna in testa.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta sabato 22 marzo 2014

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categoria: Poesie

SENTIERI DI LUCI

La città della sera
-come un mappamondo di stelle
ubriache di malinconia-
si riflette su un cielo di occhi,
si perde in una miriade di sentieri
che si acquietano inondandosi di luci…

Su quale uscio il vento
venderà il suo profumo?

GASPARE SERRA

segnalata da Gaspare110 giovedì 27 novembre 2008

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categoria: poesie

sogni

giunge la notte
con il suo mando azzurro,
adorno di gioielli
soave mi porge un sognio
poi se ne va' silenziosa
per la citta' buia
a lievi passi.

segnalata da topgirl domenica 23 marzo 2008

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categoria: Poesie

Vierno a Napule

Ma che d'è
'o ggelo d' 'o vierno
dint'a cchesta città?

Pe' ttante, forse,
è sulo 'nu muorzo
'e malincunia...

Pecché 'a mamma
m' 'o ddiceva sempe,
ca si 'o friddo è tuosto...

da nuje, a Napule,
pe' tramente ca passa,
pò durà tre gghiuorne!

E doppo? Sempe,
comm'avesse pigliato
'nu bell'appuntamento,

sta a ascì 'n'ata vota
'o sole, a 'nce scarfà
pure meglio 'e primma.

'O viern' 'e Napule
'a chi sta bbuono
quase nun se fà sentì.

Ma chillu gelo
'e tre gghiuorne
venuto all'impruvviso

a quacche sfurtunato,
magari dint' 'o suonno,
a 'nu puverello l'ha acciso,

ca nun teneva manco
'na cuperta bona
pe' se piglià calore...

Ne è bastat'una sola
'e chelle tre nott' 'e ggelo
pe' s' 'o purtà, zitta zitta...

'n Paraviso.

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Inverno a Napoli

Ma che cos'è
il gelo dell'inverno
dentro questa città?

Per tanti, forse,
è solo un morso
di malinconia...

Perché la mamma
me lo diceva sempre,
che se il freddo è forte...

da noi, a Napoli,
fintanto che passa,
può durare tre giorni!

E dopo? Sempre,
come avesse preso
un bell'appuntamento,

sta a uscire un'altra volta
il sole, per riscaldarci
pure meglio di prima.

L'inverno di Napoli
da chi è in buone condizioni
quasi non si fa sentire.

Ma quel gelo
di tre giorni
venuto all'improvviso

a qualche sfortunato,
magari durante il sonno,
a un poverello l'ha ucciso,

che non aveva neanche
una buona coperta
per riprendere calore...

Ne è bastata una sola
di quelle tre notti di gelo
per portarselo, zitta zitta...

in Paradiso.

FernyMax - tratto da pensieri d'inverno

segnalata da FernyMax sabato 18 novembre 2006


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